Nel CAD Inventor i parametri sono uno strumento potente, sia quando si tratta di automatizzare il processo di progettazione di oggetti “simili” o di famiglie di componenti, che nel quotidiano della disegnazione.
Se ti aspetti che questo articolo risponda alla domanda “per un progettista meccanico è meglio un modellatore parametrico o un modellatore esplicito?” Ti anticipo che la risposta è: “dipende!” …inteso come sinonimo di: “boh?”.
Quindi, dato che comunque ci sono, ci concentreremo su:
- dove sono?
- cosa sono?
- come si gestiscono?
- cosa ce ne facciamo?
Partiamo con una introduzione generale, poi faremo degli esempi. Le immagini che mostriamo nel seguito si riferiscono ad inventor Professional 2018 in Italiano, ma i concetti di base vanno bene per tutte le versioni.
Dove sono i parametri in Inventor?
Detta così verrebbe da rispondere: “dappertutto”, in ogni modo c’è una interfaccia utente per gestirli tutti insieme da un posto unico, alla quale si accede con il pulsante in figura:
Che apre una specie di foglio elettronico, dal quale possiamo gestire tutti i parametri presenti nel modello, e crearne di nuovi.
Torneremo nel seguito a parlare di come ha fatto questo pannello e di come gestire i vari parametri.
Per verificarlo andiamo ad aprire il pannello dei parametri, e troviamo subito la nostra quota di 100 mm, e ovviamente se proviamo a modificarla anche direttamente dalla tabella, vediamo che la modifica si ripercuote sullo schizzo.
Cosa sono i parametri in Inventor?
Intanto cominciamo a chiederci, cosa è un parametro? E partiamo dal dizionario:
1. criterio di misurazione e di valutazione: “giudicare secondo un dato parametro”.
2. costante arbitraria da cui dipende l’andamento di una funzione, di una curva (..), termine generico usato per lo più con il significato. di “variabile indipendente”.
Per noi la definizione che serve è la seconda, rimescolata dicendo che parametro è una variabile indipendente che governa l’andamento di una lavorazione, una curva, ecc. Quindi parametro è ogni “valore” che se lo modifichiamo fa cambiare di conseguenza altre grandezze caratteristiche, esempio:
-le quote di schizzo che governano le entità a cui sono associate: nell'esempio in figura quando vado a cambiare la quota che indica la larghezza del rettangolo il rettangolo si allarga. Questa quota risponde bene alla definizione di parametro, e infatti è legata a un parametro.
Quindi per analogia diventa facile immaginarsi che tutto ciò che fa variare un'entità geometrica o una lavorazione diventi un parametro, come:
- quote di uno schizzo,
- profondità di una estrusione,
- distanza di offset di un piano di lavoro,
- diametro di un foro,
- distanza fra gli elementi di una serie,
- angolo di una rivoluzione,
- ecc.
Come si gestiscono i parametri in Inventor?
Su questo torneremo in altri articoli anche con degli esempi, comunque l’interfaccia principale per lavorare sui parametri è il pannello che abbiamo visto prima, ma ci sono anche strumenti più avanzati:
- possiamo collegare i parametri ad un file Excel, per usare tutta la flessibilità del foglio elettronico e tutte le sue formule;
- possiamo usare iLogic dentro inventor, per legare i parametri tra di loro con regole complicate a piacere. In pratica con iLogic possiamo scrivere veri e propri programmi per gestire con modalità estremamente dinamiche e avanzate il comportamento di tutte le grandezze, le funzioni, e le lavorazioni all'interno di modelli assieme e tavole Inventor: è uno degli strumenti più potenti per automatizzare il lavoro di progettazione;
Cosa ce ne facciamo dei parametri in Inventor?
Gestendo in modo parametrico famiglie di oggetti e di lavorazioni, si riesce in poco tempo a ricreare pezzi simili ad altri già progettati prima, o addirittura possiamo predisporre una famiglia di prodotti fatta in modo che i vari elementi siano generati in modo semiautomatico partendo da un modello o un assieme iniziale.
Oppure possiamo avere elementi che si adattano alle variazioni di un complessivo o di un layout in fase di studio per rendere più veloci possibili le successive fasi di sviluppo del particolare di dettaglio.
Vedremo qualche esempio nei prossimi blog.
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