Fatto il punto su cosa intendiamo per PDM e sulle funzionalità che servono, proviamo a ragionare sulla sua implementazione.
Naturalmente tutto dipende molto dalle dimensioni e dal tipo di azienda. Anche rimanendo nel nostro ambito: serviamo aziende che hanno un ufficio tecnico con meno di 20 persone ... ma tra 1 e 19 utenti c’è una bella differenza.
In ogni caso ci sono due aspetti:
- si tratta di sistemi complessi;
- si tratta di sistemi che cambiano il modo di lavorare (...si spera in meglio) e quindi i processi.
Il primo aspetto, cioè la complessità di un sistema di PDM, è forse il meno problematico, specie per piccoli gruppi di lavoro che partono con i piedi per terra. Il secondo aspetto è in realtà quello che viene sottovalutato: il cambiamento nel modo di lavorare. Il PDM è uno degli strumenti che per decollare va usato e “bisogna metterci dentro i dati”. E’ colpa degli utenti? Non sono chiari i nuovi modi di lavorare? Non ci si è soffermati a dovere nella formazione? Può essere. Spesso però il problema sta nel fatto che si è sottovalutato l’avviamento, cioè la fase in cui si deve fare il possibile per popolare gli archivi con la storia dell’azienda, per fare in modo che sia un aiuto da subito nel quotidiano. Diversamente il primo gradino è troppo alto, cioè ci sono troppe scocciature che fanno perdere tempo, si fa prima a “tagliare le curve”, il tempo passa e si faticano a vedere i vantaggi. Risultato: un sistema sottoutilizzato o che addirittura rimane li a prendere della polvere. La prima cosa da mettere a fuoco quindi è che il sistema deve essere calzato nella realtà aziendale... ma senza esagerare: deve aiutarci a snellire i processi in ufficio tecnico, quindi essere specifico per il nostro modo di lavorare, ma allo stesso tempo è bene riflettere e capire se il nostro modo di lavorare “unico” sia davvero il non plus ultra e non valga la pena prendere in considerazione anche le buone pratiche.
Per non complicarti la vita inutilmente, è fondamentale una buona fase preliminare nella quale mettere a fuoco i punti principali. Alcuni consigli:
– datti degli obiettivi “strategici”, cosa che suona più complicata di quella che è: il PDM fa tante cose, focalizziamoci su quelle che da subito ci cambiano in meglio alcune cose.
– non sottovalutare l’avviamento e il pregresso: un sistema che ha come obiettivo la conservazione e la condivisione dei dati di prodotto è importante che includa il più possibile anche i dati “vecchi”.
Da anni supportiamo uffici tecnici di vari settori: se la tua azienda ha un ufficio tecnico con meno di 20 persone che utilizza Autocad, Inventor, Solid Works o Solid Edge molto probabilmente abbiamo l’esperienza e i prodotti che fanno al caso tuo.
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